E io do loro la vita eterna e non periranno mai e nessuno le rapirà dalla mia mano. Giovanni 10:28

Chi siamo

La risposta dovrebbe essere molto semplice: siamo credenti in Gesù Cristo ed apparteniamo dunque alla sua chiesa, come lo dice la Bibbia. Purtroppo, la chiesa formatasi al tempo degli apostoli si è allontanata parecchio dal modello biblico e ha introdotto molti elementi estranei alla Parola di Dio. Vogliamo quindi abbandonare le tradizioni umane che ci hanno allontanato dalla semplicità nella nostra relazione con Dio e dal modello biblico della chiesa.

Assieme cerchiamo un’esperienza vivente con Dio e desideriamo corrispondere al modello divino per l’edificazione della chiesa. Come Dio disse a Mosè: “Guarda di fare ogni cosa secondo il modello che ti è stato mostrato sul monte” (Ebrei 8:5).

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Quel che crediamo

Crediamo nel Dio unico che si è incarnato in Gesù Cristo ed è diventato, per chi crede, Signore e Salvatore. Crediamo nell’opera meravigliosa di redenzione che egli compì nel suo amore verso noi, crediamo nel perdono di tutti i peccati, nella sua risurrezione e ascensione e nel fatto che egli ora è il Re, al di sopra di ogni cosa.
In attesa del suo ritorno, desideriamo conoscerlo e amarlo sempre di più, perché egli ha cambiato la nostra vita ed è diventato il contenuto e il senso della nostra esistenza.

Una nuova vita
Come lo dichiara la Bibbia, credendo in lui abbiamo sperimentato una nuova nascita e siamo diventati figli di Dio avendo ricevuto Gesù (Gv 1:12). Come ogni cristiano nato di nuovo, abbiamo ottenuto per grazia la vita eterna di Dio con tutte le sue caratteristiche
e beneficiamo di tutte le benedizioni tramite cui, come lo esprime Pietro nella sua lettera, diventiamo partecipi della natura divina. Cristo è ora la nostra vita; in lui, Dio ci ha donato ogni cosa.
La meta della vita divina: l’edificazione della chiesa
Dio ci ha dato la sua vita per edificare con noi la sua chiesa. Perciò, da un lato, c’impegniamo a conoscere personalmente il Cristo che vive in noi e a esprimerlo nella vita quotidiana; dall’altro lato, ci consacriamo all’edificazione della chiesa (Mt 16:18; Ef 3:9-10) che Dio pianificò sin dall’inizio.
Che cos’è la chiesa?
Prima che Gesù Cristo s’incarnasse, la casa di Dio era il tempio edificato a Gerusalemme. Si trattava allora di un edificio, centro del culto giudaico. Esso fu distrutto nel 70 d.C. dall’esercito romano, guidato da Tito Flavio Vespasiano.
Dopo la venuta di Gesù Cristo, la casa di Dio non è più un edificio, ma è la chiesa, termine derivante dal greco classico “ekklēsía” che significa assemblea, radunanza.
La chiesa è l’insieme di tutti quelli che, Giudei o Greci, schiavi o liberi, uomini o donne, credono in Gesù Cristo: “la sua casa siamo noi” (Eb 3:6) dice l’autore della lettera agli Ebrei.
Ma dov’è la chiesa di cui parla la Bibbia? Tanto la chiesa cattolica (che si presenta come universale) quanto gl’innumerevoli altri gruppi di fede cristiana, pretendono essere la chiesa; ma è sufficiente chiamarsi “chiesa” per essere la chiesa che Dio vuole e che vuole edificare (Mt 16:18)?
l princìpi biblici per l’edificazione della chiesa
Chi è membro della chiesa? Come lo affermano le Scritture, crediamo che ogni credente nato di nuovo è un membro della dimora di Dio, ossia della chiesa. “In lui voi pure entrate a far parte dell’edificio che ha da servire come dimora a Dio per mezzo dello Spirito.” (Ef 2:22). L’unica condizione per essere membro della chiesa è di aver accolto Gesù Cristo nel proprio cuore tramite la fede.
Il principio dell’unità
Il corpo di Cristo, immagine che Paolo adopera per descrivere la chiesa, è uno solo (1 Co 12:12-13)! Quest’unica chiesa esprime il Signor Gesù sulla terra attraverso l’unità di tutti i suoi membri. (Gv 17:20-23). Il Signor Gesù non costringe nessuno né alla fede né all’unità, ma desidera che tutti i suoi figli nati di nuovo vivano e sperimentino l’unità che lui ha prodotto sulla croce (Ef 2:14).
Abbattiamo quindi i muri di divisione prodotti dalla tradizione, dalle opere, dalle dottrine, da personalità carismatiche o da qualsiasi altra ragione! Avendo capito quanto la chiesa unita sia il centro del piano di Dio, desideriamo riunirci secondo quest’unica base: “Accoglietevi gli uni gli altri, come anche Cristo vi ha accolti per la gloria di Dio” (Ro 15:7).
Come vivere l’unità?
Come molti cristiani nei secoli scorsi e tuttora, anche noi ci siamo posti questa domanda centrale. Il principio fondamentale per preservare l’unità, espostoci dal Nuovo Testamento, è descritto dalla pratica dei primi cristiani: tutti i credenti di una certa località o di una città costituivano la chiesa in quella città e si riunivano assieme, per quanto materialmente fosse possibile (At 8:1; 1Co 1:2; 1Te 1:1; Ap 1:11 tra l’altro). Quando il Nuovo Testamento menziona la parola chiesa al plurale, si riferisce sempre alle chiese di una regione, come per esempio la Galazia o l’Asia.
Coraggio per la restaurazione
Abbiamo quindi deciso di togliere ogni tipo di etichetta o di nome e di riunirci solamente su questa base: in una città o in una località vi è un’unica chiesa costituita da tutti i credenti nati di nuovo che abitano in quel luogo. L’unica chiesa universale, che include i credenti di tutta la terra presenti e passati, si esprime oggi a Bolzano, e in ogni altra città, attraverso tutte le persone nate di nuovo che si riuniscono in unità in quella città.

In questo campo, Dio non ci dà scelta! Il Nuovo Testamento condanna, infatti, in modo molto chiaro la divisione tra il popolo di Dio come opera della carne (1 Co 3:4; Ga 5:19-21).Siamo molto riconoscenti a Dio di aver rivelato al suo popolo questo semplice principio bibblico dell’unità. Ogni credente ha la possibilità di contribuire all’edificazione concreta della chiesa. Abitiamo a Bolzano? Allora siamo membri del corpo di Cristo che si esprime a Bolzano, della chiesa a Bolzano. Come potremmo riunirci su un’altra base?

Non esitare!
Dio oggi cerca persone che con coraggio abbandonino la tradizione e l’eredità di 2000 anni di storia e che applichino la sua parola, tanto nella loro vita personale quanto nella vita pratica della chiesa, alla quale è promessa una grande benedizione (Sl 133). Possa il Signore Gesù incoraggiare la maggior parte dei suoi figli a incamminarsi su questa via da lui tracciata!
Il nostro peso e il nostro impegno
Il nostro impegno davanti a Dio comprende quindi due aspetti: da un lato desideriamo che molte altre persone sentano il vangelo di Gesù Cristo e siano salvate e dall’altro lato ci mettiamo a disposizione del Signore per l’edificazione della chiesa che lui vuole perfettamente unita. Per questo preghiamo che il suo nome sia santificato, che il suo regno venga e che la sua volontà sia fatta anche in terra com’è fatta in cielo (Mt.6:9-10).
Sei cordialmente invitato a scriverci per altre informazioni o, meglio ancora, a farci visita per vedere ciò che Dio ha fatto e ciò che fa ancora oggi. Non essere sorpreso se non trovi l’abituale svolgimento di un culto o di una liturgia! Incontrerai fratelli e sorelle che si edificano mutualmente contribuendo ognuno alla riunione offrendo a Dio le loro esperienze vissute o quelle avute nella parola di Dio.